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Fatigue da Cancro: di cosa stiamo parlando

La così detta fatigue da cancro è una forma di stanchezza estrema, sia fisica che mentale, emotiva e cognitiva, che accomuna pazienti oncologici di ogni età e con ogni tipologia di diagnosi; generalmente non migliora con il riposo e può persistere per mesi o persino anni dopo i trattamenti. Non si tratta solo di una semplice sensazione di affaticamento, ma di una condizione debilitante che può interferire con le attività quotidiane, il lavoro e le relazioni sociali, per questo è importante conoscerla e saperla gestire.

Secondo studi recenti, circa il 65% dei pazienti oncologici sperimenta fatigue già al momento della diagnosi, percentuale che sale all'80-90% durante il trattamento, e che resta significativa anche per chi continua a soffrirne dopo la fine delle terapie.

Le cause della fatigue da cancro possono essere molteplici e spesso derivano dalla combinazione di diversi fattori presenti contemporaneamente. Oltre al tumore stesso, fattori contributivi includono gli effetti collaterali dei trattamenti oncologici e delle terapie farmacologiche, la perdita di massa muscolare, anemia e aspetti psicologici da non sottovalutare, come per esempio la depressione.

Gli oncologi europei dell’ESMO (European Society of Medical Oncology), già nel 2020 hanno reso disponibili delle linee guida orientative, risultato di un ampio lavoro collaborativo a livello internazionale, con un significativo contributo da parte degli ospedali italiani. Queste linee guida, pubblicate sulla rivista Annals of Oncology, sono state concepite per aiutare gli operatori sanitari a riconoscere correttamente la fatigue nei pazienti oncologici e a fornire opzioni di intervento più efficaci. L’obiettivo è quindi quello di migliorare la qualità della cura e supportare i pazienti nella loro lotta contro il cancro attraverso una gestione mirata e scientificamente fondata di questa stanchezza persistente, associata alla malattia e ai trattamenti.

Come Riconoscerla e Come Comportarsi

Riconoscere e diagnosticare la fatigue da cancro può essere complesso perché i sintomi possono variare ampiamente tra i pazienti e possono essere facilmente sottovalutati, minimizzati o ricondotti a fattori meno gravi, come per esempio il classico caldo, rendendo la diagnosi ancora più complicata. Per questo è importante che il personale sanitario sia in grado di individuare e gestire questa condizione nei malati oncologici, prima ancora che siano loro stessi a cercare aiuto.

Tra i disturbi più frequenti troviamo:

  • Stanchezza persistente che non migliora con il riposo
  • Difficoltà e mancanza di motivazione per affrontare le attività quotidiane
  • Riduzione della capacità di concentrazione e memoria
  • Sensazione di debolezza generale e mancanza di forze
  • forti reazioni emotive allo sfinimento (per es. abbattimento, irritabilità, frustrazione)

Migliorare la Situazione: Consigli Pratici

Ci sono diverse strategie che i pazienti possono adottare per gestire e combattere la fatigue, migliorando così la loro qualità della vita. Ecco alcuni suggerimenti pratici:

  1. Fare Movimento Tranquillo: Attività fisiche leggere come camminare, fare cyclette o applicarsi in esercizi distensivi che possono aiutare a migliorare l'energia e la forza muscolare, nonchè a ridurre sensibilmente lo stato infiammatorio. Anche brevi sessioni di esercizio quotidiano possono fare la differenza.
  2. Alimentazione Equilibrata: Seguire una dieta sana e bilanciata è fondamentale. Consumare cibi ricchi di nutrienti può fornire l'energia necessaria e supportare il corpo durante il processo di recupero, non c'è invece ancora una risposta certa per quanto riguarda l'utilizzo di integratori alimentari.
  3. Riposo Adeguato: Garantire un sonno di qualità è essenziale. Mantenere una routine di sonno regolare e creare un ambiente rilassante per dormire possono aiutare a migliorare il riposo.

Non tralasciamo il Benessere Mentale

Oltre alle strategie fisiche, è importante prendersi cura anche del benessere mentale. Praticare Yoga o Meditazione può aiutare a ridurre sensibilmente lo stress, la paura, migliorare il sonno e l’umore, quindi migliorare il benessere generale. La meditazione mindfulness, ad esempio, può aumentare la consapevolezza del proprio corpo e delle proprie emozioni, aiutando notevolmente nella gestione delle stesse.

Gli oncologi sottolineano l'importanza di mettere i pazienti nelle condizioni di affrontare la fatigue, fornendo loro le conoscenze necessarie. A tal fine, si raccomandano colloqui informativi ed educativi per spiegare cos'è l'affaticamento cronico da cancro e come prevenirlo efficacemente.

Anche parlare con uno uno psicologo può offrire un sostegno prezioso: la terapia consente ai pazienti di imparare a gestire le sensazioni e la diversa percezione delle proprie emozioni, affrontare lo stress nel modo più consono ai propri bisogni e trovare strategie per vivere al meglio questa pesante condizione.


Conclusione

La fatigue da cancro rappresenta una sfida comune per molti pazienti oncologici, indipendentemente dall'età. Tuttavia, con una diagnosi accurata, l'attenzione adeguata da parte dell'équipe medica e l'implementazione di strategie appropriate, la qualità della vita può migliorare significativamente. È essenziale non esitare a cercare il supporto dei propri cari, del proprio medico e degli specialisti del benessere mentale per affrontare questa condizione nel migliore dei modi.